Museo della Moda e delle Arti applicate

Dove:
Borgo Castello, 13
34170 Gorizia (GO) musei.erpac@regione.fvg.it +39 0481 385228

Muzej mode in uporabne umetnosti

Una delle pochissime istituzioni museali italiane dedicate alla storia del tessile e del costume. Il percorso espositivo si snoda tra le Case Dornberg, Tasso e Formentini.

Il percorso espositivo, che si snoda tra le Case Dornberg, Tasso e Formentini, si apre con una sezione dedicata alla produzione, lavorazione e tessitura della seta, attività che nel Goriziano, parte dell’Impero asburgico fino al 1918, rivestirono grande importanza, soprattutto nel Settecento, grazie all’impulso impresso dagli imperatori Maria Teresa e Giuseppe II. Nel Goriziano si realizzavano tessuti serici semplici e di ottima qualità, come taffetas e gros de Tours, ma anche piccoli operati e splendidi damaschi. Il racconto di questa pagina di storia è affidato a campioni tessili e macchinari, tra cui spicca il monumentale torcitoio circolare da seta settecentesco risalente alla metà del XVIII secolo. Considerato il più antico del genere, si tratta di un macchinario la cui unicità consiste nel venire azionato non dalla ruota idraulica, ma da una persona che, situata al suo interno, lo deve spingere camminando all’indietro. Il 3 dicembre 2019, in occasione del ventennale del Museo, è stato inaugurato un nuovo allestimento con una selezione delle collezioni basata su tre fili conduttori: righe, quadri e fiori. Si tratta di tre pattern che attraversano la storia del costume, cambiando connotazione e significato anche in modo radicale. Tra Sette e Novecento sono motivi decorativi amatissimi, che colorano gli abiti (e gli accessori!) di uomini, donne e bambini con diversi gradi di (in)formalità. Ne sono testimonianza i figurini di moda e i multiformi oggetti che compongono le raccolte museali. Si comincia dai campioni di tessuto (seta, naturalmente) per passare ad abiti, gioielli, merletti, cappellini, fazzoletti ricamati, borsine, parasoli. I campioni tessili esposti sono stati selezionati secondo i tre temi guida dell’allestimento - righe, quadri e fiori, appunto - e un’installazione multimediale interattiva consente al visitatore di cimentarsi con il design tessile, creando a proprio piacimento le più svariate combinazioni. La parte centrale dell’allestimento espone abiti scelti tra quelli con tessuti rigati e quadrettati, che vanno dal '700 agli inizi del '900. Tra i più spettacolari, gli abiti femminili di metà Ottocento, destinati a essere portati con ampie crinoline. Un’altra installazione multimediale basata su figurini di moda accompagna il visitatore in un viaggio nella storia del costume, tra interni domestici, giardini e teatri. L’ultima parte del percorso espositivo è stata concepita da Thessy Schoenholzer Nichols come una sequenza di situazioni ispirate al tema del fiore. Si va dall’abbigliamento maschile settecentesco, più fiorito di un erbario, al parasole degli anni Venti. Tra gli abiti femminili si segnalano quelli disegnati da Maria Monaci Gallenga, con fiori ispirati alle stoffe rinascimentali, ma una parata di abiti novecenteschi fa capire quanto il tema floreale sia stato frequentato lungo tutto il secolo. Alla fine del percorso, una pioggia di fiori crea atmosfere di pura poesia.
Media Files Erpac Museomoda Logo Marchio  Moda  Erpac   Bold

Non perderti i prossimi eventi! Iscriviti alla newsletter di GO! 2025 per scoprire tutte le nostre iniziative.

Platform ecoc
logo slo
logo fvg
logo mong
logo gorizia
logo gect
logo i feel slovenia
logo Io sono friuli venezia giulia

Grazie

La sua richiesta è stata inviata correttamente e le risponderemo al più presto. Una copia dei dati che ci ha fornito è stata inviata al Suo indirizzo email.

Grazie

Conferma la tua registrazione premendo il link sulla mail

C'è qualcosa che non va...