Dove:
Nimis
Distilleria G. Ceschia
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A Nimis, la Distilleria G. Ceschia vanta una tradizione ultracentenaria nella distillazione di vinacce delle uve di Ramandolo e da sempre propone il meglio dell’arte distillatoria friulana applicandone le tecniche con una passione ancora immutata.
Dalle uve di Verduzzo si ottiene il vino Ramandolo, prima D.O.C.G. e tra i più antichi vitigni del Friuli.
Già presente nella lista dei vini serviti nel Concilio del 1409 a papa Gregorio XII, il Verduzzo friulano clone Ramandolo è un vitigno antichissimo, coltivato molto prima dell’arrivo dei Romani in Friuli che, con il loro insediamento Castrum Nemas, diedero il nome all’attuale Nimis.
Proprio a Nimis ha inizio, nel 1886, la storia dell'azienda, quando Giacomo Ceschia, con uno dei primi alambicchi ambulanti, inizia a fare il distillatore presso i viticoltori della zona che lasciavano fermentare almeno tre settimane le vinacce, ricoperte da tre strati di foglie, terra e cenere, in tini o botti sigillati.
Oggi l'alambicco ambulante è solo un ricordo mentre le grappe Ceschia continuano a essere distillate con la ricetta originale del 1886, sempre con materie prime di altissima qualità.
Oggi la distilleria storica, ristrutturata di recente, apre le sue porte ad appassionati e curiosi proponendo un suggestivo percorso di visita in un’atmosfera calda e accogliente.
Chi lo desidera può acquistare l’intera gamma di grappe e distillati Ceschia e una selezione di prodotti gastronomici tipici friulani.
Non manca un’ampia scelta di vini Ramandolo D.O.C.G.
Dalle uve di Verduzzo si ottiene il vino Ramandolo, prima D.O.C.G. e tra i più antichi vitigni del Friuli.
Già presente nella lista dei vini serviti nel Concilio del 1409 a papa Gregorio XII, il Verduzzo friulano clone Ramandolo è un vitigno antichissimo, coltivato molto prima dell’arrivo dei Romani in Friuli che, con il loro insediamento Castrum Nemas, diedero il nome all’attuale Nimis.
Proprio a Nimis ha inizio, nel 1886, la storia dell'azienda, quando Giacomo Ceschia, con uno dei primi alambicchi ambulanti, inizia a fare il distillatore presso i viticoltori della zona che lasciavano fermentare almeno tre settimane le vinacce, ricoperte da tre strati di foglie, terra e cenere, in tini o botti sigillati.
Oggi l'alambicco ambulante è solo un ricordo mentre le grappe Ceschia continuano a essere distillate con la ricetta originale del 1886, sempre con materie prime di altissima qualità.
Oggi la distilleria storica, ristrutturata di recente, apre le sue porte ad appassionati e curiosi proponendo un suggestivo percorso di visita in un’atmosfera calda e accogliente.
Chi lo desidera può acquistare l’intera gamma di grappe e distillati Ceschia e una selezione di prodotti gastronomici tipici friulani.
Non manca un’ampia scelta di vini Ramandolo D.O.C.G.