Dove:
Piazzale della Transalpina – Trg Evrope
Piazza Transalpina – Trg Evrope
La Piazza Transalpina / Trg Evrope è il simbolo della conurbazione delle due Gorizie, dell'unità europea e del superamento dei confini.
Storicamente, l'area al confine tra Italia e Slovenia ha attraversato diversi cambiamenti geopolitici che, nel corso dei secoli, hanno modificato la configurazione del confine, creando conflitti, dividendo e unendo il territorio e la popolazione. Infine, con il crollo della Jugoslavia, l'indipendenza della Slovenia e la sua adesione all'Unione europea, è iniziato un periodo di pace e cooperazione.
Nel 2011, è stata dimostrata una chiara volontà di collaborazione quando tre comuni (Gorizia, Nova Gorica e Šempeter-Vrtojba) hanno istituito il Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale - GECT GO, per identificare e affrontare le sfide comuni e trovare soluzioni per l'integrazione delle città e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini. Grazie al GECT GO, le differenze transfrontaliere sono state trasformate in opportunità transfrontaliere.
Una pietra miliare di questo processo è stata la candidatura congiunta delle città di Nova Gorica (SI) e Gorizia (IT) come Capitale Europee della Cultura (CEC) per l'anno 2025. Con lo slogan "GO! BORDERLESS" le due città vogliono creare una strategia culturale concreta, partecipativa ed efficace, contribuendo in ultima analisi al miglioramento della qualità della vita dei cittadini di tutta l'area di confine.
La piazza Transalpina- Trg Evrope, che ora è un'area ancora periferica per le due città, diventerà il cuore pulsante e l'anima del programma culturale e artistico dell'agglomerato durante l'anno delle CEC e negli anni successivi.
La piazza
La piazza che è divisa a metà tra Italia e Slovenia rappresenta un punto di incontro importante tra le due culture. Dall'eliminazione del confine, è diventata un simbolo di amicizia e cooperazione tra i due stati, ma ci sono ancora molte barriere amministrative che ostacolano la cooperazione transfrontaliera. Durante la chiusura del confine a causa del Covid-19, è diventata un emblema di unità e connessione, e nulla come il periodo di crisi ci ha mostrato come le città, anche se geograficamente situate in stati diversi, siano in realtà connesse attraverso relazioni quotidiane, scambi, formando fondamentalmente una singola agglomerazione.