ROMEO E GIULIETTA

Il balletto firmato da Renato Zanella interpreta la celebre tragedia di Shakespeare in chiave moderna.

Nella versione del balletto di Renato Zanella, la tragedia di Shakespeare prende vita in una forma che dialoga con la sensibilità contemporanea, attraverso abiti e linguaggi attuali, suggestivi.

Maestro europeo della danza, Zanella è direttore artistico del corpo di ballo dell'Opera di Lubiana e ha segnato un'epoca all'Opera di Vienna. Le scene di Alessandro Camera, celebre scenografo che spazia dall’opera alla prosa fino alla danza, avvolgono il palco con un’eleganza sensuale, perfettamente in sintonia con l’immaginario di Zanella.

Il suo "Romeo e Giulietta" regala al pubblico amante della grande danza di repertorio un'esperienza carica di emozioni senza tempo, libere da ogni convenzione.

La tragedia dei due giovani innamorati di Verona, scritta da William Shakespeare nel 1595, è una storia d’amore destinata all’eternità. La loro giovinezza e ingenuità, unite alla determinazione con cui seguono i propri sentimenti senza curarsi delle conseguenze, trovano una potente espressione musicale nelle note di uno dei più grandi compositori del XX secolo, Sergei Prokofiev.

Il balletto "Romeo e Giulietta", Op. 64, ha debuttato nel 1938 a Brno (Repubblica Ceca) ed è stato rappresentato per la prima volta nell'Unione Sovietica al Teatro Kirov nel 1940. Da allora, è rimasto un pilastro nel repertorio del balletto classico. La partitura è rivoluzionaria: non si limita a fare da accompagnamento alla danza, ma è una composizione ricca e complessa che eleva l'arte del balletto, grazie alla straordinaria capacità di Prokofiev di trasmettere le emozioni attraverso la musica.

Il motivo per cui il "Romeo e Giulietta" di Prokofiev è diventato il capolavoro classico più raffinato per la danza – e una pietra miliare nel repertorio di ogni grande compagnia di balletto – risiede nella sua musica intensa ed espressiva. Nella sua atmosfera, nella tecnica e nello stile, riesce a esprimere magistralmente le emozioni dell’amore e ad evocare il romanticismo del XVIII secolo.