23/02/2023

Gli studenti di Architettura dell'Università di Trieste e dell'Università di Lubiana hanno unito le forze in vista della Capitale europea della cultura 2025 e hanno creato un laboratorio di architettura per sviluppare concetti per la riqualificazione degli spazi di Nova Gorica e Gorizia. In particolare, hanno lavorato a come recuperare dei luoghi della città attraverso dei padiglioni che possano trasformarli e che accoglieranno mostre ed eventi entro il 2025, anno della Capitale europea della cultura. Al momento, di padiglioni ne sono stati pensati una ventina, ad esempio: in Castello, all’ex valico di Casa Rossa, nelle due stazioni, in parco Basaglia accanto all’ex ospedale e nell’area delle Casermette. L'idea è di far diventare Gorizia una “Pavillion City” e, soprattutto, si vuole dare un nuovo volto alle due città in vista della Capitale europea della cultura. Gli studenti di Architettura hanno pensato a diversi padiglioni: ad esempio, hanno proposto un padiglione da cui ammirare il fiume, alcuni hanno ideato una torre alta 47 metri per osservare le due città, sono stati progettati padiglioni museali, si cercavano nuove assi di collegamento tra le due città goriziane, ad esempio una dalla galleria Bombi alla Transalpina, e si guardava al quartiere dell'area di Straccis. Alcuni avrebbero trasformato l'ex linea di confine di Rafut/Pristava in una porta d'accesso, altri stavano progettando ponti, edifici, giardini verticali. I comuni di Gorizia e Nova Gorica hanno accolto con entusiasmo le idee dei giovani architetti e le esamineranno.