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06/10/2022

Somnium - Dove c’è vita nella nostra galassia?

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Danny Bazo, Marko Peljhan e Karl Yerkes, in stretta collaborazione con Jon Jenkins (NASA), presentano a Xcenter l’installazione robotica/AV SOMNIUM   Fino al 11 ottobre 2022 a Nova Gorica ci sarà l’installazione robotica e audiovisiva che con i suoi contenuti ha già entusiasmato numerosi visitatori negli Stati Uniti, in Canada e anche in Slovenia. Dal 2014 al 2016, Marko Peljhan, artista nato a Nova Gorica, ha creato l'installazione SOMNIUM insieme ai suoi studenti del dottorato, ora già dottori, Danny Bazo e Karl Yerkes, nell'ambito del programma di residenza SETI (Search for ExtraTerrestrial Intelligence), collaborando a stretto contatto con lo scienziato Jon Jenkins (NASA).     L’intento di questo gruppo di esperti è portare i visitatori a riflettere sulle scoperte rivoluzionarie di molti esopianeti, rese possibili dal primo osservatorio esoplanetario, KEPLER, e sulle probabilità di trovare vita anche altrove nella nostra galassia e, naturalmente, oltre. Nel contempo, gli autori vogliono mettere in luce le macro e micro dimensioni di queste scoperte attraverso il sistema robotico.   La NASA ha intitolato il suo primo osservatorio satellitare esoplanetario allo scienziato e artista Johannes Kepler, autore del romanzo Somnium (Sogno). Il romanzo contiene tutte le scoperte dell'autore sui movimenti dei pianeti allora conosciuti, del Sole e dei satelliti naturali, poiché ha dovuto avvolgerlo in un mantello semantico difensivo di finzione a causa dell’opposizione delle istituzioni ecclesiastiche. Lo scopo della missione KEPLER era scoprire i pianeti che in una piccola frazione della nostra galassia potrebbero supportare la vita con caratteristiche simili a quelle della Terra. Il risultato della missione è stato un numero di pianeti, di sistemi stellari e dei c.d. candidati Kepler scoperti che cresceva di settimana in settimana. Ma, ad aumentare rapidamente è stato soprattutto il numero dei pianeti scoperti - esopianeti simili alla Terra - che potenzialmente potrebbero presentare l’esistenza di vita e di acqua. Queste scoperte cambiano in maniera significativa il presupposto dell’unicità della vita sulla Terra nella Via Lattea e comportano conseguenze importanti che saranno esplorate nell’ambito del progetto.   Il produttore del progetto Atol Uroš Veber ha dichiarato quanto segue alla mostra: "SOMNIUM è un progetto che collega integralmente e allo stesso tempo spiega le profonde connessioni tra arte e scienza – connessioni che erano normali ai tempi in cui Johannes Kepler visse e lavorò, tra la fine del XVI secolo e l’inizio del XVII secolo. Nelle attività di KONS, queste connessioni sono fondamentali e SOMNIUM è uno degli esempi di buone pratiche che vogliamo evidenziare e presentare in questo contesto ai nostri stakeholder."     Somnium è stato sviluppato in collaborazione con il SETI Institute, dove Yerkes, Peljhan e Bazo facevano parte del programma di residenza per artisti, e il programma MAT presso l’Università della California a Santa Barbara (UCSB), dove Peljhan lavora già dal 2002 ed è stato negli ultimi cinque anni anche capo del programma MATP. Il progetto è stato creato in stretta collaborazione con Jon Jenkins (NASA).   Produzione: Zavod Projekt Atol Coproduzione: Systemics Lab, MAT, University of California Santa Barbara In collaborazione con: SETI Institute’s Artist in Residence Program   L’opera è stata realizzata con il sostegno del Ministero della Cultura della Repubblica di Slovenia e del Comune città di Lubiana – Assessorato alla Cultura.

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