Patti Smith, la “madrina del punk rock”, è una delle artiste più influenti della cultura contemporanea. Il suo lavoro trascende i confini della musica, della poesia e dell'attivismo, rendendola sinonimo di libertà creativa e spirito ribelle.
Nata Patricia Lee Smith il 30 dicembre 1946 a Chicago, è cresciuta in un modesto ambiente operaio del New Jersey. Fin da piccola ha mostrato un notevole potenziale intellettuale e artistico. In giovane età è stata fortemente influenzata dalla lettura di classici della letteratura come Arthur Rimbaud, William Blake ed Emily Dickinson, che in seguito sono diventati fonte di ispirazione per il suo lavoro.
Nel 1967 si trasferisce a New York, dove la sua vita si intreccia con l'iconica scena artistica. La città era all'epoca un fiorente centro di cultura d'avanguardia, che ebbe un profondo impatto su Smith. Fu lì che incontrò il fotografo Robert Mapplethorpe, che divenne il suo compagno di vita e la sua ispirazione artistica. La loro relazione, piena di passione e di sfide, è descritta nella sua pluripremiata autobiografia Just Kids (2010), che racconta gli inizi della sua carriera artistica e le complesse dinamiche del loro rapporto.
Ha iniziato la sua carriera come poetessa e performer a New York. Si è esibita in club come il leggendario CBGB, che è stato la culla del movimento punk. Nel 1974 ha formato il Patti Smith Group e un anno dopo ha pubblicato il suo primo album, Horses, prodotto da John Cale dei Velvet Underground e considerato una delle opere chiave del punk rock. La copertina dell'album, fotografata da Mapplethorpe, ritrae Smith in un'immagine androgina che rompe con le norme di femminilità e i ruoli di genere dell'epoca. In un'intervista rilasciata a Dnevnik nel 2015, Smith ha ricordato così il concerto al Križanke di Lubiana: "Scrivevo le canzoni, poi pian piano ho aggiunto accordi, ritmi e siamo diventati una rock'n'roll band. All'inizio non avevo l'ambizione di fare dischi e di diventare una rock'n'roll star. La mia idea era solo quella di rendere la poesia più attraente ed emozionante con un accompagnamento musicale. Per quanto bella possa essere la poesia, diventa un po' noiosa, almeno per me. Quindi volevo portare un po' di energia nelle poesie. Solo questo ha reso il nostro gruppo diverso dagli altri”.
Smith si è fatta conoscere per la sua voce unica e per i suoi testi che combinano esperienze personali, commenti politici e riferimenti letterari. Le sue canzoni, come Gloria e Because the Night (che ha scritto insieme a Bruce Springsteen), sono diventate inni di ribellione e indipendenza. La sua musica non era solo un mezzo di espressione, ma anche una piattaforma di critica sociale. Patti Smith è sempre stata una sostenitrice dei diritti dei gruppi emarginati, della giustizia ambientale e una voce per la pace nel mondo. Il suo lavoro ha spesso attirato l'attenzione sulle ingiustizie, rendendola la voce di una generazione che desiderava un cambiamento. Il suo lavoro ha dimostrato che l'arte non è solo un atto estetico, ma anche un veicolo di attivismo sociale.
Oltre alla sua carriera musicale, Smith si è affermata come autrice. Il suo libro Just Kids ha vinto il prestigioso National Book Award nel 2010 ed è diventato un bestseller internazionale. Lo stile di scrittura di Smith, ricco di lirismo e onestà, ha avvicinato i lettori alla complessa scena artistica della New York degli anni Settanta. Nel 2015 ha pubblicato M Train, un'opera che riflette sull'arte, la perdita e le svolte della vita. Smith è anche un'appassionata fotografa e pittrice e le sue opere sono state esposte in gallerie rinomate come il MoMA. Dimostrando che la sua creatività non ha confini, si muove tra diversi media, mantenendo sempre il suo caratteristico tocco autoriale.
Ancora oggi, Patti Smith rimane un'icona del mondo dell'arte, continuando a ispirare nuove generazioni di artisti e attivisti. Il 5 ottobre 2023, in vista di GO! 2025, si è esibita in un grande concerto gratuito nel parcheggio dell'ex valico di frontiera di Rožna Dolina. Il concerto, a cui hanno partecipato più di 8.000 persone, ha riunito persone provenienti da entrambi i lati del confine, da Nova Gorica e da Gorizia, e si è presentato come un simbolo di integrazione e cooperazione, riflettendo la storia e la cultura comune delle due città.
