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Canti dalla frontiera: ogni pietra una voce, ogni voce una storia

Canti dalla frontiera: ogni pietra una voce, ogni voce una storia

“Canti dalla casa dei viventi”, si configura come un melologo capace di unire alla musica originale parole, suggestioni ed emozioni che intrecciano una topografia frastagliata di storie raccolte su di una molteplice frontiera incerta e “trasgressiva”, nel senso che deve essere trasgredita per acquisire un significato profondo, dal momento che abbraccia e interseca vita e morte, geografie ed erranze, malinconie e risate.

Il piccolo cimitero ebraico di Valdirose (Rožna Dolina, Nova Gorica), appena al di là del confine che oggi delimita due stati, racconta sé stesso, evocando dieci lapidi che narrano la storia e il destino dei personaggi di cui sono emblema e testimonianza. Lì dentro, in quella minuscola “casa dei viventi” si è sedimentata l’identità plurale di un’Europa complessa, ferita e devastata ma anche meraviglioso esempio di complessa bellezza e di ricchezza culturale, che ancora oggi tenta di parlarci, di farci comprendere che tutti i confini sono fatti per essere oltrepassati.

Perfino quello che apparentemente divide i vivi dai morti. La musica, similmente alle parole, origina da fonti molteplici ed eterogenee e si complica o si semplifica a seconda dei fantasmi che è chiamata ad evocare. E dei fantasmi, questa musica possiede l’accorata sospensione e l’impalpabile inquietudine. I personaggi che popolano la Casa dei Viventi hanno caratteri e destini sociali, umani e culturali assai dissimili. Ciò permette, per raccontarli, l’uso di forme musicali sia colte che popolari; in particolare alcune canzoni ebraiche forniscono alla composizione un prezioso e suggestivo materiale musicale che verrà nel corso della partitura variato e trasfigurato.

Lo scopo del progetto è anche di valorizzare l’importante sito del cimitero ebraico di Valdirose (Rožna Dolina), significativo non solo per la comunità ebraica che viveva nell’area di confine tra Italia ed ex-Jugoslavia, ma anche per la cultura mitteleuropea, ancora fondamentale collante culturale per una vasta porzione d’Europa.

Opera-Melologo in dieci quadri per voci recitanti, mezzosoprano ed ensemble.

Musica di Carlo Galante.

Testo di Angelo Floramo Gaja Filač Matej Zemljič.

Voci recitanti Cecilia Bernini.

Mezzosoprano GO-Borderless Orchestra.

Gabriele Bressan oboe/corno inglese, Davide Teodoro clarinetto/clarinetto basso, Ludovica Borsatti fisarmonica, Mojca Batič violino, Barbara Grahor Vovk viola, Vida Furlan violoncello Direttore Eddi De Nadai.

Evento realizzato nell'ambito del Festival Kogojevi dnevi Partner Associazione Progetto Musica, Glasbeno Društvo Nova, Piccolo Teatro Città di Sacile, Associazione Piccolo Opera Festival, Comune di Gradisca d’Isonzo, Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia Sostegno Regione Friuli Venezia Giulia, Itas Assicurazioni.

Informazioni sulla lingua

Lingua dell'evento: SL

Accessibilità

Accesso senza gradini/barriere

Servizi

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Contatti

Email organizzatore info@somsipn.it Telefono dell'organizzatore 0434520820

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