Oltre le barriere: sinfonie di inclusione

Art without Borders è un viaggio nell’inclusione, un invito a superare le barriere, abbattere i limiti e i confini. Lo fa attraverso una lingua universale, capace di unire e coinvolgere tutti: l’arte.

Art without Borders è un festival che si articola in serate musicali, laboratori di musica e danza inclusiva, pittura e quest’anno abbiamo aggiunto i “libri viventi”. Persone che raccontano la loro storia ai lettori trasformandoli in ascoltatori e coinvolgendoli da vicino così da abbattere i pregiudizi, trasformarli in opportunità di crescita e imparare a non giudicare. La serata del 24 febbraio è l’evento che chiude questo percorso, riassumendo il festival in un unico spettacolo, ideato e diretto dalla regista Serena Finatti. 

Sul palco, quattro storie vere, emozionanti, di persone che si sono confrontate con il limite e hanno deciso di condividere con il pubblico le emozioni più intime, affinché ognuno possa arricchirsi di questa esperienza teatrale. Due delle storie saranno confidate al pubblico dai reali protagonisti, le altre due verranno interpretate dall’attore Yanik Puntin e dalla stessa regista, cantautrice e attrice Serena Finatti. 

Il pubblico farà un viaggio tra le emozioni e i sentimenti di vite realmente vissute. A rendere magico e ancora più intenso il viaggio, sarà l’intersecarsi della musica e della danza come a tessere una tela sulla quale forme, materia e colore imprimeranno le memorie. Il Farra Chitarre Ensemble diretto dal maestro Mauro Pestel spazierà dalla musica di Vivaldi a brani moderni come “La vita è bella” di Nicola Piovani; il duo voce e piano Flavia Quass e Massimiliano D’Osualdo interpreterà brani di grande intensità emotiva come “Canzone tra le guerre” di Antonella Ruggiero; la straordinaria e pluripremiata coppia di danze Latino americane e standard Stefan Chiari e Neža Colja, tra i tanti premi collezionati citiamo le sette vittorie ai Campionati Nazionali, il piazzamento per due volte come finalisti alla Coppa de Mondo Rising Stars, avranno il compito di tessere La Tela.

A fine serata, la pittrice Raffaella Tomasini mostrerà proprio una tela su cui, ispirata dalle emozioni e dai colori percepiti durante lo spettacolo, avrà dipinto un’opera unica, nata sotto gli occhi di tutti i partecipanti all’evento. Questo a sottolineare quanto ognuno di noi possa, in armonia con gli altri, creare qualcosa di unico, che resti nel tempo e nella memoria di chi vuole cogliere.