Attraverso ricerche e studi, incontri e dibattiti con esperti, retrospettive cinematografiche e spettacoli multimediali, il progetto offre una riflessione approfondita sulla vita lungo il confine, avvicinando il pubblico locale ed europeo alla sua storia turbolenta e complessa. Est-Ovest si concentra sul rapporto del cinema con la società, sulle differenze tra finzione e realtà, tra memoria e fatti storici, e tra i linguaggi di cinema, storia e sociologia.
“Lungo il confine italo-sloveno non ci si scontra solo con linee di demarcazione, ma anche con il loro opposto. Nel corso della storia, qui ha avuto luogo un fenomeno di connessione che ha prodotto anche un patrimonio audiovisivo unico”, dice il Kinoatelje, che finora ha riunito più di 25 istituti cinematografici e di ricerca provenienti da Slovenia, Italia e non solo.
La ricca rete di partner testimonia la complessità del progetto, che vuole valorizzare il nostro patrimonio audiovisivo e metterlo in mostra a livello internazionale grazie a una serie di attività: dibattiti, retrospettive, esposizioni, pubblicazioni e documentari, restauri, digitalizzazione e produzione di materiale didattico.