Il viaggio a Reims concepito da Piccolo Opera Festival per la Capitale GO! 2025 è, prima di tutto, un omaggio al patrimonio storico di Gorizia, centro strategico dell’Europa e crocevia di popoli e cultura sin dai secoli lontani.
In occasione della prima Capitale Europea transfrontaliera della Cultura, l’allestimento della nuova produzione coinvolge il luogo simbolo per eccellenza: Piazza Transalpina - Trg Evrope.
Qui Il viaggio a Reims viene proposto il 19 giugno 2025 (in replica il 21), esattamente 200 anni dopo la sua prima rappresentazione a Parigi. L’opera fu composta da Gioachino Rossini – operista tra i più noti e brillanti del XIX secolo – in occasione dell’incoronazione di re Carlo X di Borbone. Quello stesso re che scelse Gorizia per l’ultimo esilio e per le sue ultime settimane di vita: dopo la morte, avvenuta a Palazzo Coronini, fu sepolto nel monastero della Castagnevizza, nella vicinissima terra slovena, che oggi ospita una cripta tutta dedicata alla famiglia reale.
L’opera, il cui titolo completo è Il viaggio a Reims ossia L’Albergo del Giglio d’oro è ambientata in un lussuoso stabilimento termale dove un gruppo di signori, ricchi esponenti delle più alte classi nobiliari, sta organizzando una spedizione diretta alla cerimonia d’incoronazione del nuovo sovrano. In una serie di quadretti – intrecci d’amore, litigi, buffonerie, dileggi e riflessioni – si susseguono le brevi storie dei ben 18 personaggi. Un’opera atipica per struttura teatrale e musicale, ritenuta uno dei più significativi capolavori del pesarese: innovativa pe la forma quasi “rapsodica” e per il messaggio che ironizza bonariamente su un quadro sociale stereotipato.
L’ambientazione nella Gorizia transfrontaliera trasforma la Stazione della Transalpina nell’Albergo del Giglio d’Oro, che diventa parte integrante della scena; anche diverse aree della piazza (comprese alcune attività commerciali e gli arredi urbani) vengono inglobate quasi come parti del palcoscenico. Il pubblico dunque – raggiungendo la piazza sarà – al fianco dei personaggi dell’opera – all’interno della narrazione stessa.
Un concept che corrisponde alle intenzioni che da sempre animano l’Associazione Piccolo Opera Festival, che nella sua mission intende far “camminare” l’opera al di fuori dei luoghi canonici, portandola a interagire con paesaggi, territori, contesti naturali e storici per generare valore aggiunto e avvicinare il teatro musicale a ogni tipo di pubblico.
Un’altra specificità de Il viaggio a Reims è l’estrema variabilità dei personaggi, che in alcuni casi possono essere un’ottima possibilità per le giovani voci di mettersi in gioco: ruoli variegati, non stancanti ma impegnativi a livello espressivo e interpretativo.
Ancora più significativa, dunque, la scelta dell’opera che risponde anche alle attività di alta formazione che Piccolo Opera Festival sta impostando - su piano pluriennale - a Borgo Castello di Gorizia, in seno alle iniziative del PNRR: è sorta, infatti, a ottobre 2024, la GO! Borderless Opera Lab, un’accademia di alto perfezionamento per giovani cantanti e direttori di scena. Alcuni di loro saranno inseriti nel cast de Il Viaggio a Reims e di altre attività dell’Associazione, poichè già professionisti di buona carriera che possono così incontrare nuove occasioni di crescita.