Inaugurazione della mostra principale di Astrotop_X

 Martedì 5 novembre 2024, alle ore 19:00, presso l'Xcentre di Nova Gorica si terrà l'inaugurazione della mostra principale del progetto Astrotop_X.

Astrotop_X fa parte del programma ufficiale di ECOC GO! 2025 e si basa sull'interazione tra PostMobility e xMobil. Astrotop_X esplora la possibilità che le piante diventino protagoniste autonome dei viaggi interstellari senza l'intervento umano. Una capsula spaziale con un ecosistema carsico, dotata di tecnologia sensoristica, analizza le condizioni di vita sugli esopianeti e solleva domande sull'interdipendenza tra gli esseri viventi e l'ambiente.

Dopo questa prima, la capsula viaggerà nel laboratorio artistico e scientifico xMobil, una roulotte a energia solare che, in questo progetto, fa parte del sistema a circuito chiuso tipico delle navicelle spaziali. La capsula sarà così abitata da vari altri ecosistemi interessati, mentre i telescopi scopriranno ogni giorno un possibile Pianeta B - che, ovviamente, sarà sempre troppo lontano perché l'uomo possa effettivamente andarci. Ma forse un giorno almeno le piante ci riusciranno?

Corso previsto per la serata:

• 19.00: saluti di apertura e interventi del:
  • Marko Rusjan, segretario nazionale del Ministero della Cultura della Repubblica di Slovenia,
  • Samo Turel, sindaco del Comune di Nova Gorica,
  • Boštjan Golob, rettore dell'Università di Nova Gorica,
  • Stojan Pelko, responsabile del programma della Capitale europea della cultura 2025 Nova Gorica - Gorica,
• 19.15: presentazione del progetto Astrotop_X dal punto di vista scientifico e artistico (Doroteja Dolinšek, Andreja Gomboc, Nejc Trampuž, Jože Bavcon, pETER Purg),
• 19.45: visita alla mostra e banchetto nel Xcentre,
• 20.30: osservazione delle stelle sulla piattaforma delle scale dell'Ed Centre, perché in questo momento sorge Giove.

Gruppo Astrotop_X:

• Nejc Trampuž & Dorotea Dolinšek, artisti,
• Andreja Gomboc, astronomia (UNG FN),
• pETER Purg, scienza-arte (UNG FH/AU, GO! 2025).

Partecipanti:

• Saptashwa Bhattacharyya, UNG FN,
• Botanica: Jože Bavcon e Blanka Ravnjak, Orto botanico, UL BF,
• Ecologia: Peter Trontelj, UL BF,
• Soluzioni tecniche: Dmitry Morozov,
• Fotografia di Gašper Rebernik (UNG AU),
• Progetto grafico e fotografia delle piante: Nejc Trampuž,
• Assistente alla fotografia: Jure Gubanc,
• Cura della grotta e dell'ambiente: Temnica Caving Club,
• Osservazioni astronomiche: Andrej Guštin, Eduardo Concepción.

Produzione:
Università di Nova Gorica (UNG FN, FH, AU), Università di Lubiana (BF e Giardino Botanico UL), Istituto Cosmolab

Il progetto:

Mentre gran parte delle ambizioni e delle narrazioni dell'industria spaziale e della società si concentrano sulla ricerca di un pianeta favorevole alla vita, il progetto Astrotop_X si chiede chi o cosa sia (o siano) le entità alla ricerca di una seconda casa nello spazio e cosa determini i fattori che definiscono il paesaggio cosmico come un paesaggio “B”. L'ecosistema della capsula prescelta utilizza la tecnologia dei sensori e un algoritmo informatico per guardare nello spazio profondo, sfogliare un database di esopianeti e valutare dove - e se - dovrebbe trasferirsi in futuro. Una parte accuratamente selezionata dell'ecosistema carsico della capsula Astrotop_X ha analizzato l'abitabilità degli esopianeti attraverso dati sulla temperatura e sul ritmo circadiano in tempo reale.

Da un punto di vista botanico, la flora carsica è indubbiamente già adattata a condizioni di vita difficili, cioè abituata agli stress del freddo invernale, delle piogge, della siccità, della carenza di suolo, del surriscaldamento del suolo, delle radiazioni solari e delle tempeste. La situazione sarebbe simile, e probabilmente peggiore, su un esopianeta. Il dilemma morale-ecologico: una pianta di questo tipo che visita o si trasferisce su un pianeta alieno non sarebbe semplicemente una specie invasiva? Un problema tecnico: come possono le piante sopravvivere a un viaggio così lungo? La possibilità stessa di sopravvivere in tali condizioni è una sfida anche per i ricercatori, quindi la selezione delle piante per il viaggio è la prima e forse la più importante decisione. Oltre alle piante vive, una capsula di questo tipo potrebbe contenere anche una cosiddetta “bomba di semi” che attende pazientemente la fine del viaggio interstellare.