Maja Haderlap e Leonie Humitsch

Evento di danza e letteratura nella Cupola Ingeborg Bachmann.

La musica e la danza cercano chiarezza e radicamento in mezzo a contraddizioni crescenti: quando "il freddo divampa negli arti", "il silenzio morto suona melodie" e "le ombre scure... ruotano all'infinito su sé stesse".

Al centro della performance c'è un movimento verso l'esterno – sia in senso letterale che figurato. Processi interiori, cose che ci muovono, spaventano o rasserenano, si rivelano ed espandono nello spazio. La Cupola Ingeborg Bachmann introduce una dimensione aggiuntiva, spingendo costantemente il danzatore e il pianista a passare dall'interno all'esterno – insieme, in opposizione, alternandosi o in solitudine.

Lo spettacolo trae ispirazione da una delle rare poesie inedite di Ingeborg Bachmann, Ängste (Paure), scritta nel 1945. I due artisti si confrontano con frammenti del testo, con le sue metafore e associazioni, incontrandosi dentro, intorno e attraverso la cupola.

Maja Haderlap è una poetessa e scrittrice bilingue austriaca-carinzia-slovena, che lavora anche come docente universitaria presso l'Università di Klagenfurt. Scrive poesie, romanzi, saggi, radiodrammi, adattamenti teatrali e testi d'opera e ha pubblicato in riviste slovene e tedesche. È conosciuta soprattutto per il romanzo Engel des Vergessens (L'angelo dell'oblio) e per la raccolta di poesie Langer transit (Lungo passaggio).

Leonie Humitsch ha conseguito un Master in Pedagogia della danza presso l'Università di Vienna e lavora come danzatrice, coreografa e insegnante di danza. Lavora con l'etichetta di danza feitanz in Austria, Germania e Svizzera e partecipa a festival internazionali.