17/04/2023

"Questo frutteto a Nova Gorica, oltre a fornire frutti su alberi ad alto fusto, più resistenti e che non necessitano irrorazione, sarà anche una piccola banca genetica. Purtroppo, queste varietà non sono più disponibili nei vivai e sono state quasi dimenticate", afferma Gregor Božič, ricercatore di varietà antiche e regista, che sta realizzando il progetto ATLANTE DEI FRUTTETI nell'ambito del programma della Capitale europea della cultura. Il frutteto con le prime dieci piantine di meli e peri, delle varietà Krnelova, Pero fico goriziano (Perifigi), Durello mantovano (Trdoleska), Formentin (Aljanka) e il Pero fico di Udine (Fermentinka), si trova lungo il torrente Korn ed è stato presentato al pubblico per la prima volta ieri, in occasione della giornata di apertura dell’evento internazionale Urbinat, di cui sono partner il Comune di Nova Gorica e l'Università di Nova Gorica. Il progetto Urbinat è realizzato da un consorzio internazionale di 28 partner di ricerca e commerciali e 7 città europee. Attraverso questo progetto, Nova Gorica ha così stabilito legami con Porto in Portogallo, Sofia in Bulgaria, Nantes in Francia, Bruxelles in Belgio, Siena in Italia, Høje-Taastrup in Danimarca e Khorramabad in Iran. Il progetto si basa su una pianificazione territoriale innovativa, partecipativa e sostenibile (NBS-Nature Based Solutions) con l'obiettivo di rigenerare e integrare le aree urbane. In questo contesto, vengono creati dei "corridoi sani" per consentire nuove relazioni sociali e naturalistiche, oltre che alla rigenerazione sostenibile delle periferie urbane. La specificità del progetto di Nova Gorica è che il corridoio verde comprende la zona di confine e al contempo il corridoio patrimoniale delle due città di confine, che collega Korn, Villa Laščak con l'orto botanico, Kostanjevica, via Cappella a Gorizia e piazzale della Transalpina. "Stiamo entrando in una fase molto importante del progetto che, basandosi sui concetti dell'Urbinat, sta creando un più ampio "corridoio sano" a Nova Gorica e Gorizia, qui collaboriamo anche con il Comune di Gorizia. Il corridoio include un collegamento tra l'area slovena e quella italiana del Korn, che è in fondo uno degli obiettivi del progetto Green Spots and Movement, che fa parte del programma GO! 2025", afferma Saša Dobričić dell'Università di Nova Gorica. "Nova Gorica apporta un nuovo tema al progetto Urbinat", afferma il coordinatore del progetto, il portoghese Gonçalo Canto Moniz. Si riferisce al tema del confine come barriera da attraversare e alla dimensione specifica della cultura associata al verde, che è venuta a galla proprio a Nova Gorica. "Se confronto Nova Gorica con le altre città del progetto vedo una dimensione culturale e una città già verde. Ma ora stiamo pensando al verde in modo diverso, nel programma della Capitale europea della cultura state già pensando in questa direzione, insieme all'Urbinat state creando programmi interessanti che fanno rivivere vecchi metodi agricoli e antiche varietà di frutta. Quindi i vecchi approcci agricoli si sono dimostrati come un modo per reinventare lo spazio pubblico della città". Alla domanda su quale sia il contributo del frutteto al quartiere, ai cittadini e alla sua sostenibilità, Gregor Božič risponde: "L'idea di base del progetto era di collegare la campagna e la città. Fino a cento anni fa Gorizia era piuttosto all’avanguardia in termini di frutticoltura, inoltre la cultura della frutticoltura era abbastanza presente qui, anche tra i cittadini. La gente conosceva queste varietà, le comprava. Il desiderio è quello di diffondere nuovamente queste varietà e di renderle nuovamente presenti nel nostro spazio culturale. Solo così potranno sopravvivere. Inoltre, c'è anche la questione del paesaggio culturale, perché tutti gli alberi sono piantati su portainnesti selvatici, sono ad alto fusto, a crescita lenta e sono longevi. È quindi molto probabile che questi alberi sopravvivano alla città e speriamo che la loro imponente presenza rimanga nella memoria dei futuri cittadini". Gregor Božič è ricercatore di varietà antiche e regista, vincitore di numerosi premi nazionali e internazionali. La Slovenia ha candidato come miglior film straniero agli Oscar il suo lungometraggio Storie dai boschi di castagne (Zgodbe iz Kostanjevih Gozdov). Attualmente sta lavorando a un nuovo lungometraggio, Film di frutta (Sadni film). È autore del volume I frutti del sole (Sadje sonca), in cui descrive le antiche varietà di frutta e le loro storie, richiamando l'attenzione sul loro inestimabile valore.