05/12/2024
BridA: «La CEC rappresenta una grande opportunità per la nostra città e per l’intera regione.»
BridA/Tom Kerševan, Sendi Mango, Jurij Pavlica, diplomati all'Accademia di Belle Arti di Venezia, sono un collettivo attivo dal 1996. Creano opere che spaziano attraverso un’ampia gamma di pratiche artistiche contemporanee, esposte sia a livello locale che internazionale, partecipando anche a numerosi programmi di residenza, workshop e seminari. Nel 2015 hanno celebrato il loro 20° anniversario con il Premio France Bevk, il più alto riconoscimento del Comune città di Nova Gorica, e nel 2018 hanno ricevuto il Premio internazionale Tesla.
Pensate che interventi artistici come le Luci di Natale con il collettivo LuMenArtist contribuiscano a rafforzare il senso di comunità? Come vi sentite come promotori di questo senso di coesione festiva?
«Durante le festività, ci concentriamo principalmente sul riposo e sulla socializzazione con amici e persone care, un aspetto che spesso manca a causa della mole di lavoro durante l’anno. Possiamo dire che questo periodo è dedicato al rafforzamento delle relazioni all’interno delle micro-comunità.
Tuttavia, il nostro spirito artistico e la nostra vena creativa non ci danno pace, e siamo felici di portare almeno un po’ di gioia alla comunità più ampia. In un momento in cui c’è sempre più bisogno di tempo per approfondire le relazioni con gli altri e con noi stessi, invitiamo tutti a prendersi un momento per osservare le proiezioni e le installazioni luminose, concedendosi una pausa dal ritmo frenetico della vita quotidiana. Adoriamo vedere le persone immergersi nei colori e godersi ciò che vedono.»
Che cosa significa per voi la Capitale europea della cultura? Ritenete che vi abbia aiutato a innalzare il livello delle residenze R.o.R e del festival R.o.R?
«La CEC rappresenta una grande opportunità per la nostra città e per l’intera regione, permettendo di fare un passo avanti nei programmi culturali già consolidati e di sviluppare nuovi progetti su cui puntare per il futuro. Tuttavia, mette anche in evidenza le carenze che devono essere affrontate o corrette.
Soprattutto, siamo grati per gli anni precedenti al 2025, che ci hanno permesso di stringere nuove conoscenze, approfondire collaborazioni e partnership esistenti e creare molte opportunità per ulteriori sviluppi.
Durante le festività, però, non pensiamo molto al futuro: cerchiamo solo di arrivare a venerdì, rilassarci e respirare a pieni polmoni qualche momento di pace.»
C’è qualche segreto di BridA che vorreste condividere con i nostri lettori? Magari un consiglio per gli artisti in erba?
«Possiamo svelare un piccolo segreto: nel 2026 BridA festeggerà il suo 30° anniversario. Ma che resti tra noi, così non ci potranno dare dei vecchi!
A tutti coloro che intraprendono un percorso culturale e artistico diciamo: divertitevi! Avete il mestiere più bello del mondo e, nei momenti difficili, ricordatevelo sempre. Non mollate, andrà tutto bene!»